Un sabato qualunque a Fanano

  • Pubblicato
  • Pubblicato in Gite
  • 0 commenti
  • 2 minuti di lettura

Sabato dopo il lavoro ci mettiamo in macchina in direzione Fanano, li ci aspetta un pomeriggio di pesca. In macchina eravamo io, Riccardo, Francesca e Andrea. Per loro era la prima volta a Fanano e quindi Riccardo durante il viaggio indicava a loro ogni posto buono dove poter mangiare..

Cercavamo di riposarci un po’ dopo il lavoro ma riky continuava a parlare indicandoci pizzerie e gelaterie ma senza mai fermarsi. Arriviamo a Fanano piuttosto affamati.

Ecco che arriviamo al lago semi naturale, scarichiamo L’attrezzatura impolverata, presa in prestito da mio padre, pescatore autodidatta. Il proprietario ci squadra dalla testa ai piedi, si vedeva che non eravamo professionisti.

Mancavano poco più di 2 ore alla chiusura, ci posizioniamo e immediatamente Riccardo sparisce x un ora buona… Io da piccolina andavo spesso a pescare ma quello che odio fare è infilzare il povero vermicello nell’amo, così chiedevo sempre al mio amico di farlo per me.

La prima volta accetta, la seconda volta mi dice di aspettare un po e alla terza volta Andrea Mi chiede se voglio usare la tecnica di spinnig. In pratica devi lanciare un amo super colorato e pieno di piume senza esca e non devi aspettare ma raccogliere la lenza subito, lancia e raccogli, lancia e raccogli.

Con questo movimento ossessivo compulsivo ho pescato due pesci senza rompere i maroni a nessuno. Mio marito analizzava ogni tiro e si complimentava ogni volta….
Intanto il temporale avanza ma noi non molliamo, il panorama rimane sempre incantevole
Riccardo come fanno le ragazze strafighe alle corse di motocicletta teneva l’ombrello per non farmi bagnare.

Intanto Andrea pescava come se fosse il fratello di sanpei, tagliava la lenza con i denti, attaccava piombini a morsi…. Aveva pescato una trota gigante e mentre la stavamo mettendo nel retino gli scivola dalle mani e scappa ributtandosi in acqua…

Una scena degna di paperissima. Un altra trota pescata e portata a riva si salma e comincia a saltellare verso Francesca che dice:viene verso di me, mi sta chiedendo aiuto, che faccio?
E mette urlo:Andrea vieni, aiuto aiuto c’è il pesce, richy prendi il retino sbrigati, il pesce si sgancia e scappa via…

Pioggia e temporali non hanno scalfito questi pescatori della domenica che nonostante le previsioni di sconfitta hanno portato a casa un discreto bottino.
Già si progetta una nuova battuta di pesca….

Lascia un commento

Ho letto la privacy policy e acconsento alla memorizzazione dei miei dati nel vostro archivio secondo quanto stabilito dal regolamento europeo per la protezione dei dati personali n. 679/2016, GDPR. (Potrai cancellarli o chiederne una copia facendo esplicita richiesta a privacy@ildiariodivincenza.it)