Come affrontare un matrimonio siciliano: il giorno del matrinonio

Dopo la doccia mattutina si inizia la giornata a base di arancine e di rosticceria sicula…. Le donne iniziano presto a prepararsi mentre gli uomini rimangono in chiacchiera e Riccardo fingendo di capire, continua ad annuire infilando qua le uniche parole imparate in questi anni.

Sorride e lanciando a caso parole come picciuli, va accurcate e ghiustell facendo sorridere i cugini che lo promuovono nuovo membro della famighia….

Ci mettiamo in viaggio seguendo le classiche indicazioni paesane e tra un ACCHIANA,SCINNI DA SUTTA arriviamo in chiesa. Salutiamo e baciamo tutti prendiamo posto tra i banchi lasciandoci travolgere dall’emozione di quel giorno di festa.

Al sobrio grido della zia T. Che intona un:E per gli sposi IPPIURRÀ urrà urraaaaaaà che fa invidia a un soprano lirico, salutiamo e baciamo tutti e ci incamminiamo verso la location della festa.

Al tramonto arrivano gli sposi, zia T. Li accoglie con la sua frase di rito….partono i fuochi d’artificio e si da il via ai festeggiamenti.

La festa è stata bellissima, siamo stati inondati da cibo, vino,scherzi e spettacoli siamo arrivati al taglio della torta….sono passate le 2 di notte ma L’adrenalina è troppa per andare a dormire.

Si torna a casa e mentre c’è chi si strucca e chi aspetta la fila per andare in bagno si progetta il terzo giorno di festeggiamenti….

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